Nico, modella e cantante resa celebre da uno dei dischi più famosi della storia e dalla sua collaborazione con il gruppo di Lou Reed, i Velvet Underground.
Dall’esordio come modella fino alla misteriosa morte, passando per la famosa Factory di Andy Warhol, il primo di una lunga fila di artisti e uomini di potere rimasti ammaliati dal fascino di Christina Päffgen, in arte Nico.
Nico, i primi anni
Christina Päffgen nasce nel 1938 a Colonia, nel pieno della Germania nazista. Dell’infanzia della ragazza non si sa molto se non che suo padre muore in un campo di concentramento e che viene cresciuta dalla madre in condizioni disagiate. A 16 anni inizia a lavorare come indossatrice dopo essersi trasferita a Berlino.
Christina adotterà il nome d’arte Nico solo in seguito all’incontro con il fotografo di moda Herbert Tobias, pseudonimo che lo stesso le suggerì in onore del suo ex amante Nico Papatakis.
La fama di modella di Christina Päffgen decolla verso la fine degli anni ’50 quando inizia a posare per Vogue ed Elle. Nel 1960 si trasferisce a New York, dove si lega ad Alain Delon. Dalla loro unione nasce Christian Aaron Boulogne, figlio che l’attore non riconoscerà mai come suo e che verrà affidato alla madre di Christina.
Nico e Andy Warhol
Grazie all’amicizia in comune con il cantante Bob Dylan, Nico conosce il genio della pop art Andy Warhol. In poco tempo entra attivamente a far parte della Factory dell’artista: il famigerato collettivo di New York situato al quinto piano del 231 East 47th Street.
Warhol, entusiasmato dalla figura tenebrosa dell’attrice, la incoraggerà a prendere parte a un progetto musicale capitanato dal giovane Lou Reed: i Velvet Underground, premiata ai Grammy Awards nel 2017 come una delle band migliori di sempre.
Il primo e unico disco della cantante insieme alla band viene prodotto dallo stesso Warhol ed è destinato a diventare una delle pietre miliari del rock: unico nel suo genere, l’omonimo Nico & The Velvet Underground getterà le basi per tutta quella che sarà la musica punk e alternative delle generazioni future. La collaborazione tra i Velvet Underground e la cantante esaurisce purtroppo in questo unico capolavoro, dopo il quale, misteriosamente, la collaborazione col gruppo si rompe.
Nico: cantante solista
Dopo la separazione dai Velvet Underground, di cui non si conosceranno mai i reali motivi, nel 1967 Nico lavora al proprio esordio da solista: pubblica Chelsea Girl, colonna sonora per l’omonimo film di Andy Warhol. A seguire nel 1969 e nel 1970 pubblica The Marble Index e Desertshore, quest’ultimo considerato dalla critica il suo capolavoro nonché disco che ha precorso quello che oggi viene definito il genere gothic rock.
Insieme a questi due anche Drama of Exile, del 1981, e Camera Obscura, del 1985, diventeranno dischi molto seguiti dalle correnti gothic e punk degli anni ottanta. Un lavoro curioso dell’artista è The End, del 1974. Nel disco è contenuta una cover dell’omonimo brano dei Doors e una versione visionaria e travolgente dell’inno nazionale tedesco.
Dopo questi lavori l’artista sparirà quasi completamente dalle scene, ricomparendo solo occasionalmente in compagnia di Siouxsie & The Banshees, forse nel non troppo convinto tentativo di tornare in auge. Nico morirà a Ibiza nel 1988, a soli cinquant’anni, dopo una misteriosa caduta dalla bicicletta.